“Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo”, alla sua decima edizione, mette in luce la posizione dell’Italia nel contesto europeo e le differenze regionali che la caratterizzano, attraverso una selezione di indicatori statistici che spaziano dall’economia alla cultura, al mercato del lavoro, alle condizioni economiche delle famiglie, alla finanza pubblica, all’ambiente.
Gli oltre 100 indicatori presenti, articolati in sei aree e 19 settori, sono corredati di sintetici commenti e si possono agevolmente consultare grazie a semplici strumenti di visualizzazione grafica che facilitano la lettura dei fenomeni nel tempo e nello spazio. Per ciascun settore cliccando sull’icona Download dati nella homepage si possono esportare i grafici e scaricare le informazioni dell’intera base dati corredata da ulteriori informazioni (Fonti, Definizioni, Pubblicazioni e Link utili) che consentono di approfondire i fenomeni di interesse.
L’edizione di quest’anno presenta nuovi indicatori in due settori: in Strutture produttive sono inseriti i risultati del Censimento permanente delle Istituzioni pubbliche del 2015, con gli indicatori relativi al personale dipendente nelle Istituzioni pubbliche e alla presenza femminile negli Organi di vertice nelle Istituzioni pubbliche; in scienza, tecnologia e innovazione si dà conto delle imprese che utilizzano il canale di internet per lo sviluppo della propria attività.
Fonte: Nota ISTAT
La relazione della Corte dei Conti riguarda gli andamenti della gestione finanziaria delle Città metropolitane, delle Province e dei Comuni con riferimento all’esercizio 2016, primo anno di applicazione della contabilità armonizzata, a partire dal quale hanno cessato di avere applicazione tutte le norme concernenti la disciplina del patto di stabilità interno.
Sul fronte degli investimenti, la dinamica della spesa si presenta debole, anche a causa dell’elevato peso dello stock di debito delle amministrazioni locali che grava sulla spesa corrente in termini di restituzione del capitale e pagamento degli interessi.
L’indagine sulla gestione dei residui evidenzia una accelerazione delle tempistiche di riscossione e di pagamento.
Dai dati relativi ai risultati di amministrazione emerge che l’87% dei 3.779 Comuni esaminati ha chiuso il rendiconto in avanzo o in pareggio.
L’indagine condotta sulle procedure di riequilibrio finanziario pluriennale mostra che il ricorso a detta procedura è prevalentemente concentrato negli Enti del Centro-Sud.
Fonte: Corte dei Conti